Caro Babbo Natale
quest'anno non sono stata molto brava.
Ma volevo chiederti lo stesso un regalino:
crolla nel mio camino che non ho,
della casa che tanto non ho
e poi fai entrare pure le renne
che tanto lo sanno anche i bambini
che è impossibile che possano trascinarti
con tutta quella pancia grassa e schifosa che hai
poi dicono che sei pure poverino
che vai in giro col freddo a portare i regali
e come fai ad essere poverino con quella pancia grassa e schifosa che hai?
e poi devi spiegarmi una cosa:
perchè porti i regali solo ai bambini buoni?
e quelli cattivi dove li metti?
dovresti saperlo che sono questi i traumi
dovresti sapere che un bambino non può essere cattivo
e dovresti sapere che un bimbo
quando appare cattivo
è perchè vorrebbe essere buono
Caro Babbo Natale,
crolla nel mio camino. che tanto non ce l’ho
venerdì 25 novembre 2011
domenica 16 ottobre 2011
Il passato è una gran fregatura
I racconti di mia nonna sembravano leggende
nascevano in una piccola cameretta,
accolti in quella poltrona ormai stanca
io giocavo a far finta di essere in africa
ad avere la malaria ed un figlio mai nato
giocavo alla prigioniera con le formiche dentro al letto
e le contavo fino ad addormentarmi
chissà come doveva essere vedere l'argentina
e i seni delle donne nere consumati da desideri di allattamento
chissà come dovevano essere angoscianti le sirene
e gli occhi di chi non sapeva reagire
Gli occhi di mia mamma sembrano albe
nate in una piccola cameretta
da consultare nei momenti di sconforto
io gioco ad essere un eroe del passato
ad aver voglia di conquistare i pianeti
a pianificare la rivoluzione dei buoni
e a contarli fino ad addormentarmi
di Ilenia Volpe
nascevano in una piccola cameretta,
accolti in quella poltrona ormai stanca
io giocavo a far finta di essere in africa
ad avere la malaria ed un figlio mai nato
giocavo alla prigioniera con le formiche dentro al letto
e le contavo fino ad addormentarmi
chissà come doveva essere vedere l'argentina
e i seni delle donne nere consumati da desideri di allattamento
chissà come dovevano essere angoscianti le sirene
e gli occhi di chi non sapeva reagire
Gli occhi di mia mamma sembrano albe
nate in una piccola cameretta
da consultare nei momenti di sconforto
io gioco ad essere un eroe del passato
ad aver voglia di conquistare i pianeti
a pianificare la rivoluzione dei buoni
e a contarli fino ad addormentarmi
di Ilenia Volpe
lunedì 10 ottobre 2011
Essere o non essere: questo è un tuo problema
quando il freddo si dimentica di me
e mi ricordo di raccontarti le mie giornate
quando penso di aver concluso ogni cosa
e poi mi giro e rimango senza fiato
quando tralascio i dettagli
e disperdo le foglie per non ricordare più
quando le lettere tondeggianti trionfano
e la speranza è l'ultima a non morire
e mi ricordo di raccontarti le mie giornate
quando penso di aver concluso ogni cosa
e poi mi giro e rimango senza fiato
quando tralascio i dettagli
e disperdo le foglie per non ricordare più
quando le lettere tondeggianti trionfano
e la speranza è l'ultima a non morire
giovedì 29 settembre 2011
La rabbia gioca brutti scherzi
La rabbia gioca brutti scherzi
costruisce strani modi di camminare
di stringere le mani, di unire i puntini
dalla A alla Z solo lettere pari
la rabbia e il suo nazismo
La rabbia gioca brutti scherzi
ma, d'altra parte, questo è un mondo irriverente
Ilenia Volpe
costruisce strani modi di camminare
di stringere le mani, di unire i puntini
dalla A alla Z solo lettere pari
la rabbia e il suo nazismo
La rabbia gioca brutti scherzi
ma, d'altra parte, questo è un mondo irriverente
Ilenia Volpe
sabato 30 luglio 2011
Mondo straniero uccide bambina di 32 anni
c'è posto anche per le formiche, in questo mondo
proprio una, l'altro giorno, se ne stava lì,
silente e pietrificata, senza neanche più una parola.
contava in gran segreto i denti marci, i morti viventi
snocciolava pillole ed implorava i passi, con pudore
mondo mio, ma che fine hai fatto?
non hai neanche più luoghi per la ragione, per il perdono,
per le mani sanguinanti di minacce
non hai più colori per il cielo, per i fiori
per i gesti e per i pianti
non ci sono più traumi che possano sfamare la passione
sei un perdente, mondo mio
tu che ti guardi alle spalle
e non sai davvero nulla del presente
proprio una, l'altro giorno, se ne stava lì,
silente e pietrificata, senza neanche più una parola.
contava in gran segreto i denti marci, i morti viventi
snocciolava pillole ed implorava i passi, con pudore
mondo mio, ma che fine hai fatto?
non hai neanche più luoghi per la ragione, per il perdono,
per le mani sanguinanti di minacce
non hai più colori per il cielo, per i fiori
per i gesti e per i pianti
non ci sono più traumi che possano sfamare la passione
sei un perdente, mondo mio
tu che ti guardi alle spalle
e non sai davvero nulla del presente
giovedì 12 maggio 2011
19 modi di guardare il mondo
alle nottate insonni, ai piaceri consumati, a quelli appena sfiorati
agli addii e alle rinascite
allo zainetto di scuola, ai bicchieri di troppo
ai traumi adolescenziali, alla vecchiaia e ai silenzi
ai momenti, a quelli successivi
alle liste della spesa, al caos
ai tuoi occhi, ai deliri, al mattino
al mare, ai pianti e ai colori.
dipinti dalle tue mani
di ILENIA VOLPE
agli addii e alle rinascite
allo zainetto di scuola, ai bicchieri di troppo
ai traumi adolescenziali, alla vecchiaia e ai silenzi
ai momenti, a quelli successivi
alle liste della spesa, al caos
ai tuoi occhi, ai deliri, al mattino
al mare, ai pianti e ai colori.
dipinti dalle tue mani
di ILENIA VOLPE
martedì 3 maggio 2011
I denti da latte non cadono mai
da piccola credevo di poter volare
di poter fissare il sole e di giocarci a nascondino
da piccola mi prendevano in giro
perchè avevo le guance rosse
correvo verso casa a fare pipì
e a giocare con la mia sorellina
da piccola ero già un pò grande
curavo le gravi malattie dei miei peluches
salvavo il mondo dagli insetti cattivi
e qualche volta facevo accoppiare i pupazzetti
da piccola, ma già un pò grande, facevo la pipì nel letto
e le mie guance diventavano rosse
salvavo il mondo dai pupazzetti cattivi
e chiedevo al sole di nascondermi tra le sua braccia
mi domando spesso se un giorno diventerò grande
da piccola credevo di poter volare
di ilenia Volpe
di poter fissare il sole e di giocarci a nascondino
da piccola mi prendevano in giro
perchè avevo le guance rosse
correvo verso casa a fare pipì
e a giocare con la mia sorellina
da piccola ero già un pò grande
curavo le gravi malattie dei miei peluches
salvavo il mondo dagli insetti cattivi
e qualche volta facevo accoppiare i pupazzetti
da piccola, ma già un pò grande, facevo la pipì nel letto
e le mie guance diventavano rosse
salvavo il mondo dai pupazzetti cattivi
e chiedevo al sole di nascondermi tra le sua braccia
mi domando spesso se un giorno diventerò grande
da piccola credevo di poter volare
di ilenia Volpe
domenica 24 aprile 2011
Consigli per gli acquisti
Mi dissero: "andrai dove vuoi, ma ricordati di contenere le rivoluzioni"
di indottrinarti fino alla morte
di non passare mai inosservata
di lasciar vivere per vivere.
Mi dissero: "Saresti un buon esempio"
se solo non esistesse il condizionale.
di indottrinarti fino alla morte
di non passare mai inosservata
di lasciar vivere per vivere.
Mi dissero: "Saresti un buon esempio"
se solo non esistesse il condizionale.
martedì 8 marzo 2011
In-dolore
A tutti gli esseri umani che ancora, con irriverente vergogna, credono nel fato, nella prescrizione di tutti i dolori mal vissuti
A tutti quegli uomini indecorosamente circondati da impropri principi di candore come voli verso i geni degli abissi
A tutte le persone da cancellare negli istanti successivi alle resurrezioni
trovate un modo per augurare a questo mondo la vostra spietata condanna
di ILENIA VOLPE
A tutti quegli uomini indecorosamente circondati da impropri principi di candore come voli verso i geni degli abissi
A tutte le persone da cancellare negli istanti successivi alle resurrezioni
trovate un modo per augurare a questo mondo la vostra spietata condanna
di ILENIA VOLPE
Iscriviti a:
Post (Atom)