martedì 29 dicembre 2009

i miei mal-di-testa

Non si muoveva, era una pietra nel mio stomaco, irrisorio il suo sorriso, mi tartassava con domande fastidiose ed odiose. E mi faceva scoppiare il cervello.
"Tu sei sempre sorridente, ma chi ti ascolta la vede quella smorfia sul tuo viso.
Per quanto pensi di poter ancora trattenere la tua violenza?
i tuoi desideri di distruzione?
la tua rabbia ormai in eccesso?
più sorridi e più muori, lo sai, no?"

Irrisorio il suo sorriso.

Era un macigno nel mio stomaco ed affondavo la testa nel cuscino per non sentire nulla, per soffocare ogni istante. Per non disarmare i miei occhi.

"Guarda che ti leggo nel pensiero, so quello che hai dentro e non ti nascondo che ci sono momenti in cui ti massacrerei di pugni e calci, una violenza quasi incontrollabile. Hai sempre quei dannatissimi mal di testa e suoni le tue canzoni come fossero un surrogato della tua tristezza, imbracci quella chitarra in modo così viscerale, ameresti in questo modo un eventuale figlio?"

No, la risposta era No, a tutto. No.

Ed avevo un gran mal di testa, durante i quali mi sarei massacrata volentieri di pugni e calci.


di ILENIA VOLPE

1 commento:

Aeffe ha detto...

Bhe penso che a volte le parole siano superflue...
Quindi il mio commento a questo ed ai due post successivi sarà il silenzio...
Ma so che tu hai la capacità (di pochi) di ascoltare il silenzio...
E questo mi basta.