tutte quelle giornate senza nulla da contestare o da ridipingere, senza le fotografie di massacri gustosi in paesini di cartapesta. senza i termosifoni e l'uovo ripassato in mille pagine di ricette e favole.
senza la campanella della scuola e i compagni traditori e intrattenitori.
e tutte quelle mattine di caffè mai bevuti ma buoni a riscaldare le mani e a vedere babbo natale.
come quando ero piccola, che amavo le foglie autunnali e le accompagnavo nel loro letto, poi le squarciavo in 30-40 pezzi pensando fossero già morte.
e vedevo giganti indistruttibili e mostriciattoli viola nelle scatole.
e babbo natale andava fiero di me, dell'orzo e della mia attitudine a non aspettare mai l'autobus. piuttosto, quando necessario, a perderlo.
di ilenia volpe
lunedì 18 ottobre 2010
venerdì 8 ottobre 2010
Preghiera
Che dio ci protegga dalle prime volte
Dal rumore dei tergicristalli quando piove poco
Dalle idiozie, dagli altari, dagli inverni
Dai predicatori, dai mal di testa, dalle stronzate
Dalla tua bocca, dai luoghi troppo grandi, dalle piogge ostinate
Dalle risate quando il mio mondo sta esplodendo
Dagli asfalti, dalle rose blu, dal denaro
Da quella vacca di tua madre, dagli uffici, dal mattino
Da tutte quelle cose che mai avrei voluto sentire o vedere
Dal bisogno, dai ricordi rubati, dall’amore
Dalla tua malattia, dall’adolescenza, dal perdono
Dagli ignoranti, dagli incoerenti, dai finalizzatori di idiozie
Dal fango, dai mal di testa, dai troppi volti
Dalle rinunce, dai conti perfetti, dalle parentesi
Dalle rughe mai vissute, dai vuoti violati
Dal futuro recitato come una preghiera
di ILENIA VOLPE
Dal rumore dei tergicristalli quando piove poco
Dalle idiozie, dagli altari, dagli inverni
Dai predicatori, dai mal di testa, dalle stronzate
Dalla tua bocca, dai luoghi troppo grandi, dalle piogge ostinate
Dalle risate quando il mio mondo sta esplodendo
Dagli asfalti, dalle rose blu, dal denaro
Da quella vacca di tua madre, dagli uffici, dal mattino
Da tutte quelle cose che mai avrei voluto sentire o vedere
Dal bisogno, dai ricordi rubati, dall’amore
Dalla tua malattia, dall’adolescenza, dal perdono
Dagli ignoranti, dagli incoerenti, dai finalizzatori di idiozie
Dal fango, dai mal di testa, dai troppi volti
Dalle rinunce, dai conti perfetti, dalle parentesi
Dalle rughe mai vissute, dai vuoti violati
Dal futuro recitato come una preghiera
di ILENIA VOLPE
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